domenica 19 gennaio 2014

Polvere e acqua, cenere e sangue

Ho sempre un retropensiero sporco: quello di vomitare.

Mi dico "questa cosa non ci metteresti niente a vomitarla" oppure "hai mangiato troppo ma se vomiti rimedi e poi tutto torna a posto"...."se vomiti dimagrisci più rapidamente"....

Si peccato che crepo.

Ho iniziato a vomitare il giorno del mio compleanno, compivo 18anni.
Se guardo le foto di allora mi vedo bella, ero molto piu' magra.
Eppure mi sentivo grassa per lo meno quanto adesso, se non di piu'.

Mi scoppiarono tutti i capillari in faccia ma finalmente cel'avevo fatta...ci avevo provato piu' di una volta ma non ci ero riuscita...e invece quel giorno...puff...avevo vomitato.
Adesso anche io avevo qualcosa di serio (evviva).

Ripenso con molta maliconia alla me passata...anche con molto affetto pero'.

Io vado da una psicologa come sapete, le racconto i miei sogni a volte.
Settimane fa le ho narrato questo: Ero in un atelier di moda e ovviamente mi sentivo a disagio.
Ad un tratto vedo la mia amatissima gatta (morta da qualche mese), e' viva e io sono contenta, l'accarezzo ma allo stesso tempo noto con dispiacere quanto sia deperita, quanto sia cambiata, quanto sia malata... le accarezzo il muso e sussurro, con un tono triste e rassegnato: "quanto sei cambiata con la malattia".

Poi il sogno continua ma la parte che mi ha colpito e' questa in quanto la mia psicologa mi ha detto che in realta' la gattina malata e' il mio lato malato, il lato profondamente cambiato con il mio disturbo,mentre l'altra parte sono io che mi consolo, mi accarezzo e mi comprendo e dico, alla micia malata, alla ME malata: "quanto sei cambiata con la malattia''.

Dopo che ha detto queste cose sono scoppiata a piangere...odio piangere davanti agli altri.
Tante cose non le racconto alla psicologa per evitare il pianto... nessuno deve vedermi piangere, mi getta in uno stato di profondo imbarazzo e piango ancora di piu'.

Eppure, in questi ultimi mesi, specialmente quest'estate l'ho fatto eccome...davanti a lei spesso, e non solo.
Ogni volta che piango mi dice "Pianga, si sfoghi, qui puo' permettersi di farlo".

Oppure "Le lacrime sciolgono i nodi dell'anima".
Secondo voi cosa vuol dire?

Stasera sono un po' triste.
Penso a tutti gli anni buttati, a tutto quello che sono stata in grado di fare e di farmi.
Senza riuscire a smettere, senza avere la minima compassione per me stessa.

Solo durezza e rabbia.

E ora, forse sono diversa?
Credo di no.
Verso di me e i miei errori c'e' il solito disprezzo e la solita, acre condanna.

Molte volte ho pensato di soffocare mentre vomitavo.
A volte ho pianto, prima di farlo e mentre lo facevo... "sconfitta".
A volte ho pianto mentre mi abbuffavo, cadevano lacrime, rotolavano giu' fin dentro al  gelato, inzuppavano il panino, inzuppavano la mia vita di acqua e sale.

"Che ragazza triste'', avrei pensato, se avessi visto qualcuno mangiare un gelato con tanta disperazione.

E ancora non smetto...sono migliorata? Direi di si ma stasera vedo tutto nero.
Nero nero nero.
Tutto mi sembra stato inutile...sono ancora grassa, mi dico, quindi non e' servito a niente.

Vorrei tanto sapermi perdonare.
Non darmi tutta la colpa.
Guardare oltre il grasso.

Mi guardo allo specchio e mi vedo enormemente grassa, brutta, con dei capelli di merda che non mi piacciono mai, mi sembrano pochi e flosci.
Le occhiaie.

A 18 anni non ero cosi'...sara' la vecchiaia?
Boh.

Mi sento sporca, grassa e sfatta.
Evito gli specchi come la peste.

Ma ci sono donne come me o magari piu' abbondanti che riescono pure a piacersi...
Io non capisco come un uomo possa essere attratto da me.
Non ci arrivo proprio.
Ah si, sono tutti stupidi ecco perche'.

Dico....il mio corpo fa vomitare...ultimamente anche la mia faccia e i miei capelli.

Eppure cazzo io non sono solo questo, nessuno di noi lo e'.
Chi se ne importa se ho qualche kg in piu'....certo, potrei fregarmene e invece NO, e' la pietra angolare dei miei pensieri da quando sono nata.

Vorrei piangere e urlare e liberarmi da tutto questo...Perche' proprio a me?

Ma non posso liberarmi, potrei solo farlo uccidendomi e allora ucciderei la me malata ma anche quella sana.
Quella che vuole vivere e combattere.
E cosa resterebbe di me?

Soltanto questo,
Polvere e acqua,
cenere e sangue.

7 commenti:

  1. Io non sono mai stata una grande "vomitatrice" ma il punto non è questo. Il punto è che anch'io mi guardavo indietro e vedevo una me pre-malattia tutto sommato normale, con i problemi degli adolescenti, con i casini di quell'età. E poi tutto è cambiato. Io sono cambiata e non solo fisicamente.
    Il punto è che nel frattempo erano passati 15 anni e quante cose avrei potuto fare che non ho fatto perchè ero così presa a distruggermi?
    La tua psicologa ha ragione, puoi permetterti di piangere. Ma ricorda che puoi anche permetterti di vivere.
    Tieni duro e vai avanti.

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    1. Grazie,andrò avanti e terrò duro come sempre, non ci sono dubbi.
      Tieni duro anche tu!

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  2. Ei...innanzitutto cerca di dare molta attenzione ai sogni, è li che il nostro inconscio ci parla davvero. Nei sogni ogni cosa rappresenta una parte di noi per cui sicuramente stavi parlando a te stessa mentre sussurravi alla tua gatta...questo vuol dire che hai una forza e una volontà interiore ben presenti che ti vogliono comunicare qualcosa, è solo che alle volte il dolore e l'impulsivitá di quando si è svegli sono più forti e quindi li soffocano.
    Per il vomito sono molto contenta che tu ce la stia facendo, sono con te in questa lotta! :)
    Datti tempo, dai spazio a te stessa per poterti capire e accettare, solo allora potrai cambiare ciò che ti fa stare male. Ti abbraccio

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  3. piccola.... sfogarti con la psicologa non vuol dire umiliarsi.. almeno con lei puoi cercare di essere te stessa... ti abbraccio tesoro <3 e forza! vivi! fai risplendere in te la parte Sana che anche se a te sembra piccola c'è...ed è grande, bella e colorata!

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  4. Io credo fermamente nei sogni. Penso che questo sogno abbia ben delineato che tu pensi di aver due metà, quella malata e quella sana. Questo significa che nel sogno ne eri consapevole, invece il tuo modo di fare e le parole che dicevi indicano la tua forza e la tua volontà. Io sono sicuro che sei una ragazza forte e che riuscirai a lottare ed ottenere ciò che vuoi, anche io mi sento diviso in due parti. Vedrai che prima o poi, con pazienza riuscirai a liberarti della parte "malata" di te e starai meglio. Per quanto riguarda il pianto, anche io odio piangere davanti agli altri, ma ho imparato che è uno dei più forti metodi di sfogo, quindi sfogati e lasciati andare, soprattutto con la psicologa.

    Ti ringrazio per il commento sul mio blog, mi ha fatto davvero piacere.
    Un abbraccio. Michael.

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  5. Dovresti cercare di amare di più la Te che hai dentro, non quella che vedi allo specchio. Forse il vomitare, il piangere, sei Tu che cerchi di venire fuori. Quando riuscirai ad apprezzare il tuo io, vedrai che lo specchio ti rimanderà indietro un'immagine che ti piacerà sicuramente.
    Se ti va, ti ho nominata qui http://cuorediciccia.blogspot.it/2014/02/un-premio-per-me-e-per-voi.html

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