mercoledì 7 maggio 2014

E mi dicevo che...

E mi dicevo che a me non succedeva mai niente di bello, mi svegliavo al mattino maledicendo un'altra infelice giornata di sole. Sole che così crudelmente si scontrava con il mio eterno pallore. E maledicevo la bellezza che io non avevo e l'intelligenza, e la cura.
Mi rintanavo in stanze buie come un gatto spaventato, a consolarmi film di gente pazza ma che poi, cambiava.
Niente finali tristi, solo psicotici che tornano a vivere. E vedevo scorrere la mia vita davanti a un televisore.
Un giorno uguale all'altro, la fatica pure di lavarsi.
E mi addormentavo la sera e mi dicevo che le cose belle, a me, non succedevano mai e poi chiudevo gli occhi sperando che domani cadesse la pioggia.

2 commenti:

  1. Hei, povera terrona misandrica e malmessa... (la fatica pure di lavarsi, quindi proprio suina, non solo di peso) ci sei ancora o ti si sono magnata i migranti, che con la fame che hanno quelli :>

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